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Arriva la super-Imu, occhio al portafogli

04-11-2019
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Secondo Confedilizia, si tratta di una nuova patrimoniale che peserà sugli inquilini degli immobili

Una nuova stangata in arrivo sugli immobili. Con la manovra è prevista la fusione di Imu e Tasi e l’aumento dell’aliquota base di un punto percentuale. I sindaci, però, potranno aumentarla anche fino all’11,4 per mille.
 

La manovra e la super-Imu

 
È in arrivo la “super-Imu”, ovvero l’accorpamento tra Imu e Tasi. Da ciò che si apprende dalla bozza del disegno di legge di bilancio, la fusione porterà con sé anche un aumento dell’aliquota base, che passa dal 7,6 all’8,6 per mille. Ma non solo: i sindaci potranno decidere di incrementarla fino al 10,6 per mille, il massimo consentito.
 
Nelle grandi città come Roma, Milano, Bologna e Firenze, dove l’aliquota ordinaria dell’Imu è già al massimo consentito (ovvero 10,6 per mille), per i proprietari di immobili cambierà poco o nulla. In questo caso, i sindaci potrebbero scegliere di portarla a 11,4 per mille accorpando lo 0,8 per mille di Tasi, che è il suo valore attuale.
 
Ma laddove l’imposta è molto al di sotto della soglia, gli aumenti potenziali potrebbero essere molto consistenti e pesare non poco sui portafogli dei cittadini. Ipoteticamente, i sindaci potrebbero decidere di azzerare la super-Imu. Ma secondo Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, "non è mai successo, nella storia della fiscalità, che quando è stata data ai Comuni la possibilità di aumentare le tasse sulla casa, abbiano resistito a questa tentazione. Succederà anche questa volta. E sarà una nuova patrimoniale".
 

La protesta di Confindustria

 
"La bozza del disegno di legge di bilancio – sostiene il presidente di Confedilizia – per alcuni aspetti è addirittura peggiorativa rispetto all'attuale regime". Confedilizia non usa mezzi termini: nonostante le rassicurazioni del Governo, secondo l’associazione dei proprietari la super-Imu sarà una specie di “patrimoniale mascherata”.
 
"Con l'eliminazione della Tasi – aggiunge Giorgio Spaziani Testa – verrebbe meno qualsiasi riferimento ai servizi (che oggi per la Tasi c'è) e verrebbero meno garanzie importanti per il cittadino. Inoltre, verrebbe posta a carico del proprietario anche quella parte di Tasi (dal 10 al 30% dell'imposta) che attualmente è a carico di colui che occupa gli immobili (ad esempio l'inquilino nei contratti di locazione)".
 
"Ancora – prosegue – viene previsto in via definitiva l'aumento all'11,4 per mille, rispetto all'ordinario limite del 10,6 per mille, dell'aliquota massima applicabile in alcuni grandi Comuni come Roma e Milano. Inoltre, l'aliquota di base dell'Imu passa dal 7,6 per mille all'8,6 per mille (per l'abitazione principale, dal 4 al 5 per mille): novità che avrebbe l'effetto di portare ad aumentare l'aliquota di base da parte di quei Comuni che finora applicavano l'aliquota di base Imu e non applicavano la Tasi".
 
E rincara la dose. "La nuova patrimoniale sugli immobili delineata nella manovra è peggiore delle due attuali, l'Imu e la Tasi. Oltre a non essere sfiorato dall'idea di ridurre questo carico di tassazione insopportabile, il Governo peggiora la situazione in vari modi". Insomma, una vera e propria mazzata fiscale che colpirà milioni di inquilini.
 
Nella manovra è previsto anche l’arrivo di moduli precompilati per stabilire l’importo della nuova super-Imu, con relativi possibili aumenti. Quanto meno non dovremo calcolarla.
 
Fonte: Ansa, quotidiano.net