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Immobiliare, soluzioni contro il Coronavirus

16-03-2020
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Stop al pagamento delle rate del mutuo in caso di perdita del lavoro

Lunedì è stato varato il decreto "Cura Italia", con il quale il governo ha emanato una serie di misure e disposizioni per supportare la popolazione italiana. Alcuni di questi interventi riguardano anche il settore immobiliare: è stata decisa, infatti, la sospensione del pagamento dei mutui sulla prima casa. Nel frattempo Assoimmobiliare, l'associazione aderente a Confindustria che rappresenta gli operatori e gli investitori dell'industria immobiliare, ha chiesto ulteriori misure di alleggerimento fiscale.
 

Stop ai mutui

 
 
Il nuovo decreto economico contro il Coronavirus e i pesanti effetti che sta avendo sull’economia italiana è stato approvato lunedì 16 marzo. Tra le novità che porta, c'è la sospensione del pagamento delle rate dei mutui sulla prima casa per un periodo massimo di 18 mesi.
 
Questo può avvenire soltanto nel caso in cui sussiste una perdita del lavoro o una riduzione notevole dell’orario a causa dell’emergenza. La misura è estesa anche ai lavoratori autonomi. Per consentire lo stop al pagamento, verrà semplificato l'accesso al fondo Gasparrini e potenziato il Fondo di Garanzia.
 

Le richieste di Assoimmobiliare

 
 
Sul fronte del fisco, è stato confermato il rinvio degli obblighi fiscali e la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria. In particolare, si è parlato di un differimento al 31 maggio per le imprese che fatturano fino a 2 milioni. Rimandato anche il versamento Iva di marzo.
 
Ma Assoimmobiliare si aspetta molto di più dal governo. L’associazione infatti ha elaborato alcune proposte per la tutela delle attività economiche nei centri commerciali e nei negozi, negli hotel, nelle sale cinematografiche e per chi lavora in teatri, centri sportivi e centri termali. Si tratta infatti delle categorie più a rischio sul fronte degli investimenti, ma anche dal punto di vista delle perdite economiche.
 
La richiesta di Assoimmobiliare consiste nell’alleggerire la fiscalità su queste tipologie di immobili. In particolare si chiede la cancellazione di tutte le imposte patrimoniali fino alla fine della crisi e la sospensione fino al 31 dicembre 2020 dei pagamenti dovuti a banche e istituti finanziari.