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Immobiliare, cos’è l’usucapione?

22-12-2021
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Significa acquisire un immobile in assenza di proprietario certo

Si definisce “usucapione” la pratica di acquisizione di un immobile non mediante compravendita, ma per possesso continuativo per vent’anni e nel caso in cui non è chiaro chi sia il proprietario del bene. Per procedere bisogna dimostrare di essersi comportati, nel corso dei vent’anni, come l’effettivo proprietario dell’immobile in questione. A questo punto la proprietà verrà indicata nei pubblici registri.
 
L’usucapione prevede alcuni requisiti per poter essere dimostrato. A partire dal possesso continuativo e incontestato per vent’anni, senza che ci siano stati avvenimenti che abbiano comportato l’arresto del possesso. Inoltre tale possesso deve essere pacifico, non ottenuto con atti abusivi, e manifesto, non occultato dal possessore. Ai fini di procedere con l’usucapione è importante avere la volontà di comportarsi da effettivo titolare del diritto di proprietà, con esercizio dei poteri del diritto reale, e la configurazione dello stato di fatto che fa apparire il possessore come titolare del diritto reale.
 
Ma come si può provare l’acquisto della proprietà per usucapione? Si può impiegare qualsiasi mezzo di prova, ma il più delle volte si fa ricorso alla testimonianza. Eppure secondo la legge l’accertamento dell’usucapione rientra tra i casi in cui la mediazione da parte di un agente immobiliare (ovvero di un mediatore abilitato) è obbligatoria. La mediazione si svolge verso qualcuno che potrebbe essere il proprietario; viene trovato o meno un accordo e redatto un verbale da consegnare in tribunale. A questo punto si avvierà la pratica di usucapione in giudizio, con tempi che vanno dai tre ai sei anni.
 
In generale, i costi di procedimento dell’usucapione variano da 2 a 6 mila euro (parcella dell’avvocato), a seconda del valore del bene. A questo si aggiungono le imposte di registro, ipotecarie e catastali. Esistono diversi tipi di usucapione: ordinaria, abbreviata e per la piccola proprietà rurale. Nel secondo caso si considerano solo dieci anni di possesso continuativo, perché si applica quando viene acquistato in buona fede un immobile da chi, pur affermandosi titolare dello stesso, non lo è effettivamente. L’usucapione decade quando il possessore è stato privato per oltre un anno del possesso dell’immobile.
 
Fonte: immobiliare.it