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Mutui bassi e poche compravendite, ma i prezzi non scendono

24-08-2020
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Perché i prezzi degli immobili non calano nonostante la pandemia?

Nonostante i tassi dei mutui siano ai minimi storici e il numero delle compravendite sia in calo già a partire dal primo trimestre dell’anno, ovvero prima della pandemia, i prezzi delle case non sono diminuiti. Lo dice la ricerca Bussola Mutui, effettuata dalla centrale rischi Crif e da Mutuisupermarket.it.
 
Il quadro è il seguente: nel primo trimestre dell’anno si è registrato un calo delle compravendite del 15,5%. A fine anno, dunque, il calo previsto è del 20%. Nel frattempo i mutui non sono mai stati così bassi, anche se a giugno sono aumentati di numero del 13,3% rispetto allo stesso mese del 2019, segno di ripresa dell’interesse.
 
 
Quest’ultimo dettaglio ha contribuito al mantenimento dei prezzi. Un altro fattore è la conclusione delle trattative avviate prima dell’emergenza sanitaria e portate a termine una volta terminata la pandemia. Questo ha favorito la stabilità dei prezzi attuali, che comunque erano già ai minimi storici e dunque un calo sarebbe stato difficile.
 
Cresce poi il valore delle case ipotecate; l’aumento è del 6% nel secondo trimestre 2020. Se si confrontano i prezzi dei nuovi immobili con quelli usati, si nota che questi ultimi sono in incremento. Il dato di aumento è del 4,3%, mentre per gli edifici nuovi si ferma al 3,7%.
 
Fonte: immobiliare.it