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Riforma del catasto, cos’è l’anagrafe immobiliare

28-01-2022
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L’obiettivo è rendere il sistema più equo e semplice

Dall’anno scorso è partita la riforma del catasto, che ha l’obiettivo di rendere il sistema più equo, con dati aggiornati e correttamente classificati. Al tempo stesso verranno modernizzati i sistemi di rilevazione catastale, garantendo un controllo maggiore sulla consistenza degli immobili. Il primo passo di questa riforma consiste proprio nell’aggiornare il sistema catastale attuale tramite la condivisione dei dati tra l’Agenzia delle Entrate e gli uffici comunali. Questo dovrebbe sancire la nascita della nuova anagrafe immobiliare, una banca dati completa e accessibile dalle amministrazioni statali e locali, dalle compagnie assicurative, dai notai e dalle agenzie immobiliari.
 
All’interno di questo importante strumento confluiranno i dati catastali, le informazioni sui titolari dei diritti reali sui beni immobili e tutte le informazioni che riguardano l’immobile, come la conformità urbanistica, la classificazione energetica, sismica e acustica, l’eventuale presenza di vincoli culturali o paesaggistici, le aliquote Imu applicabili, i contratti d’affitto in essere. Questo servirà al legislatore per rimodulare correttamente le imposte e porterà a una semplificazione, anche in caso di contenziosi. La riformulazione non riguarderà unicamente le imposte connesse al diritto reale sull’immobile, come l’Imu, ma anche altre imposte collaterali come la Tari e la cedolare secca. Il nuovo sistema catastale non riporterà unicamente i valori di mercato, ma anche il valore patrimoniale del bene ed entrambi saranno periodicamente aggiornati.
 
Una vera e propria mappatura del patrimonio immobiliare presente sul territorio nazionale, che consentirà un controllo maggiore da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo dell’introduzione dell’anagrafe immobiliare all’interno della riforma del catasto è stimolare la crescita economica grazie ad una struttura più efficiente delle imposte, razionalizzare e semplificare il sistema riducendo gli adempimenti necessari e contrastare l’evasione e l’elusione fiscale. Il Governo dovrà rendere disponibile il nuovo sistema catastale entro l’1 gennaio 2026, occupandosi nel frattempo di integrare le informazioni presenti nell’attuale catasto.
 
Fonte: fiscomania.com