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Immobiliare non residenziale, cosa succederà nei prossimi mesi?

20-04-2020
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Le previsioni di Cbre per i settori retail, uffici, logistica e hotel

Nel primo trimestre del 2020, l’immobiliare non residenziale italiano ha chiuso con un volume di investimenti pari a 1,8 miliardi di euro. Un dato in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo del 2019, ma per i prossimi trimestri le previsioni saranno più complicate per gli effetti della pandemia.
 
 
Un rapporto di Cbre, pubblicato su idealista.it, ha analizzato alcuni tra i settori non residenziali e i possibili scenari che si prefigureranno nei prossimi mesi. Secondo le indagini, le conseguenze dell’epidemia da Covid-19 saranno più evidenti nel secondo trimestre dell’anno. Questo a causa del rallentamento delle attività. Anche gli investimenti caleranno, concentrandosi sugli asset più “resistenti” e che hanno subito meno contraccolpi.
 

Immobiliare commerciale, il settore retail

 
Nel primo trimestre del 2020 il settore retail ha raggiunto il numero più alto di investimenti: 830 milioni di euro, relativi soprattutto a joint venture e grande distribuzione. La punta di diamante è stata l’operazione Esselunga/Unicredit, bene anche il segmento high street.
 
 
Il settore è uno dei più influenzati dal lockdown, ad eccezione di supermercati, farmacie e negozi che vendono beni di prima necessità. Questo ha portato a un calo del fatturato, soprattutto nei centri commerciali.
 
Dall’altra parte, si assiste ad una corsa da parte degli italiani agli acquisti online. L’e-commerce ha avuto una spinta in avanti nel nostro Paese, quindi i retailer dovranno sempre di più integrare i canali offline e online per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori.
 

Uffici e immobiliare commerciale

 
Il settore degli uffici invece, con 510 milioni di investimenti, ha visto una diminuzione rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. E le misure di contenimento del Coronavirus hanno portato ad uno slittamento delle operazioni in corso.
 
 
 
Tutte le aziende hanno sperimentato l’homeworking, lasciando vuoti gli uffici. Difficile fare previsioni, ma secondo Cbre i canoni di locazione nei prossimi mesi rimarranno sostanzialmente invariati.
 

Immobiliare logistica

 
Un altro settore in crescita è quello della logistica. Gli investimenti nel primo trimestre del 2020 sono stati 210 milioni. E nelle ultime settimane l’attività del settore non ha fatto che aumentare, con la necessità di garantire continuità nella supply chain.
 
 
 
Si conferma forte la richiesta di spazi logistici, soprattutto da parte dei settori farmaceutici e della GDO. Dato che la crisi Covid-19 potrebbe accelerare lo sviluppo dell’e-commerce in Italia, anche settori finora poco coinvolti nell’online (come l’alimentare) potrebbero veder crescere le proprie vendite online.
 

Il settore dell’hospitality

 
Con investimenti per 190 milioni di euro, nonostante il calo rispetto al 2019, l’inizio del 2020 sembrava comunque promettente. Ma il Coronavirus ha avuto un impatto devastante sul turismo, cancellando eventi e viaggi.
 
 
 
Secondo le previsioni, nel momento in cui verranno allentate le restrizioni, il turismo interno e di prossimità sarà in crescita, mentre i flussi internazionali si riprenderanno più lentamente. Ci si attende comunque un inizio di ripresa nel corso del secondo semestre del 2020, ma solo se la situazione sarà mantenuta sotto controllo e non si verificherà una ripresa dei contagi.
 
Fonte: idealista.it/news