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Svolta in Cina, arriva la tassa sulla proprietà

15-11-2021
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Il progetto sperimentale durerà cinque anni dall'approvazione del Consiglio di Stato

Se ne parlava dal 2013 ed era stata inserita nei piani quinquennali, ora è arrivata la decisione. Lo Standing Committee del Congresso Nazionale del Popolo ha promosso un progetto sperimentale per introdurre una tassa sulla proprietà nei prossimi cinque anni in alcune aree del Paese, che potrebbero essere Shenzhen o Hainan. Una misura spinta anche dal presidente Xi Jinping, ma che rischia di avere effetti negativi su un mercato già in grave crisi, sebbene ricopra un terzo del Pil cinese.
 
Il progetto, secondo quanto dichiarato a marzo dal presidente, è volto a ridurre la diseguaglianza economica. Partiranno dunque i progetti pilota, ma saranno diversi rispetto a quelli già in atto nelle metropoli di Chongqing e a Shangai dall’inizio del 2011. In questi due casi si tratta di una tassa di costruzione e a Shangai riguarda le seconde case, mentre a Chongqing vengono tassate le più costose. Invece, secondo quanto approvato dallo Standing Committee, la tassa sugli immobili verrà pagata dai proprietari di immobili residenziali e non residenziali e anche dai titolari di diritti di utilizzo del suolo di terreni di proprietà statale. Restano esclusi i terreni rurali adibiti alla costruzione di abitazioni e le abitazioni già costruite su di essi.
 
Secondo quanto riportato da Lorenzo Riccardi di RsA Asia da Shangai, l’obiettivo di questa autorizzazione è diminuire la speculazione immobiliare che ha portato ad un aumento dei prezzi e ridurre il carico delle famiglie di classe media per l’acquisto della casa. Si conferma dunque la direzione intrapresa dal governo cinese per diminuire il divario tra le classi ad alto e basso reddito ed espandere la classe media. Il Ministero delle Finanze e l’Amministrazione Statale delle Tasse sono già al lavoro per definire le regole del progetto pilota così come le aliquote, le esenzioni e gli sconti. Quando giungerà l’approvazione del Consiglio di Stato, la sperimentazione durerà per 5 anni.
 
Fonte: Il Sole24Ore