Affitti brevi, con cinque case serve la partita Iva

30 novembre 2020
Affitti brevi, con 5 case serve la partita Iva | Medianord

Con il disegno di legge di Bilancio, è stato definito il numero di proprietà che si possono affittare senza aprire la partita Iva, e quando invece è considerata attività d’impresa. Cioè quando sono più di quattro. Un duro colpo per i proprietari che affittano a scopo turistico. 

Fino ad oggi essi avevano sfruttato la cedolare secca al 22% e approfittavano della bassa tassazione. Spesso venivano impiegate piattaforme come Airbnb, non considerata come intermediario immobiliare dalla Corte di Giustizia, per non mettere in campo una vera e propria organizzazione d’impresa.

 Ma ora, con la nuova norma, la cedolare si applicherà soltanto fino a quattro appartamenti in affitto in un anno.

Se fossero cinque, al proprietario toccherà pagare l’intera imposta sui redditi. E i portali come Airbnb non saranno risparmiati. A partire dall’entrata in vigore della legge, i proprietari dovranno affrontare notevoli spese di gestione contabile, amministrativa e fiscale. Alcune organizzazioni hanno già espresso timori sui possibili effetti negativi di questa misura.

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