Residenziale, calano le vendite di monolocali e bilocali (e i prezzi in città)
Ormai l’abbiamo capito, il Covid ha avuto un certo impatto sul mercato immobiliare. Sebbene non ci sia stato un vero e crollo delle compravendite immobiliari (anzi, certi settori registrano addirittura un segno +), è comunque interessante osservare le variazioni nelle preferenze di acquisto prodotte dalla pandemia. I lunghi periodi forzatamente chiusi in casa hanno determinato un cambio di passo; le richieste per i monolocali e per i bilocali sono calate drasticamente. Nel 2021 gli agenti immobiliari stanno vivendo un momento piuttosto favorevole: chi durante il lockdown ha continuato a lavorare e a risparmiare, si è reso conto che la propria casa non era più all’altezza delle esigenze che oggi sono cambiate. Servono spazi più grandi, ampi balconi e terrazze, più verde. Ecco perché si fa molta più fatica oggi a vendere il monolocale, ma va abbastanza male anche per i bilocali, che prima della pandemia erano la tipologia di immobile preferita. Impennano invece le richieste di trilocali. Secondo Roberto Gigio, presidente e amministratore delegato di Coldwell Banker Italy, i prezzi di questa tipologia immobiliare (ma anche degli edifici di nuova costruzione) potrebbero aumentare nei prossimi mesi. Un’altra tendenza ancora attiva è l’allontanamento dalle grandi città, a favore delle zone di campagna. Scenari Immobiliari registra una contrazione del 16,9% delle compravendite di abitazioni localizzate nelle grandi città, mentre la provincia segna un +1,7%. La fuga dalla città porta con sé una diminuzione dei prezzi degli appartamenti cittadini: Nomisma segnala un calo del 2% per le grandi città.